Sudava.
Sentiva il suo corpo sciogliersi lentamente e le braccia scivolare lungo i fianchi.
I battiti del suo cuore rallentavano. Era inebriato dal calore e la fragranza di menta lo aveva pervaso. Migliaia di goccioline gli rigavano tutto il corpo. Il giocatore raramente si sentiva così bene come quando si trovava in una sauna. Percepiva la sua mente riprendere il controllo assoluto del suo corpo, diventare veramente un tutt’uno.
Mente cuore corpo. Mentre fuori cadeva la neve e le vite inciampavano su strade di ghiaccio. Lui era lì, Re di Picche su un trono di legno, in quella sauna che scrutava le montagne. Sudava. Ogni goccia custodiva una pena, un segreto, un peccato. Ogni pensiero trovava la sua assoluzione in quell’antico complesso termale. Gli occhi chiusi, sudava.
“Giochiamo?”.
Un colpo al cuore aveva interrotto il suo equilibrio. Il giocatore schiuse lentamente gli occhi, sapeva già cosa lo aspettava. La donna di cuori era lì, un gradino più in basso, i capelli imperlati di vapore, il labbro inferiore morsicato. Chissà da quanto tempo lo stava fissando. Chissà cosa ci faceva li. I loro occhi cominciarono a specchiarsi. L’azzurro si tuffava in quell’iride di cioccolato. Cielo e terra stavano per appicciarsi, per dare nuovamente vita a quel mondo che troppo a lungo era rimasto inesplorato. La donna di cuori inarcò la schiena, felina la sua testa si adagiò tra il braccio e il fianco di lui. La mano di lei era già corsa al petto, Il cuore del giocatore aveva ricominciato a battere impazzito. Le dita di lui avevano stretto il fiocchetto del costume ed erano pronte a scioglierlo. I corpi premevano l’uno contro l’altro.
Si tenevano in ostaggio.
“Giochiamo?” lui la fissò, sapeva che non aveva bisogno di dire niente. Lei si alzò, lo scrutò birbante e lasciò cadere il suo costume in un esplosione di sensualità. Erano soli in quella sauna. Erano nudi. La donna di cuori si sporse verso il giocatore, si piegò. Le sue dita afferrarono l’asciugamano che era rimasto sul gradino di legno, ai piedi di lui.
“Non qui” Coprì con cura il suo corpo. “Vieni”. Lei lo prese per mano e cominciò a farsi largo tra i corridoi del palazzo termale. Il vapore filtrava l’atmosfera in una luce tenue, di un avorio avvolgente che si pastellava di giallo. Scesero negli spogliatoi. Lei aprì la sua borsa ed estrasse un paio di dadi. Il giocatore rimase stupito, era la prima volta che lei prendeva l’iniziativa, non si sentiva più padrone del gioco. Si sentiva una preda. Gli piaceva.
“Giochiamo?” richiese lei.
Lui la fissò. “Quali sono le regole?”
“Non ci sono”. Rispose lei. “Chiudi gli occhi e tira i dadi”.
I dadi risuonarono sul pavimento, si adagiarono a terra, si svelarono.
“Non aprire gli occhi” sussurrò. Lei lo riprese per mano e si rituffò impaziente nei corridoi del palazzo. Si fecero strada tra il vapore e i gorgoglii dell’acqua che esplodeva negli idromassaggi.
Scesero nelle viscere di quel piacevole inferno di calore. Fino in fondo. Fino al gelo.
Il giocatore all’improvviso era stato punto da mille aghi di ghiaccio. Erano usciti dal palazzo.
“Apri gli occhi” Il giocatore si ritrovò in mezzo alla neve. Era buio, la notte li aveva inghiottiti. Per terra una stradina girava attorno al palazzo.
“Vieni”. Mano nella mano si incamminarono lungo i ciottoli, non avevano freddo nei loro asciugamani.
Lei lo portò alla vasca esterna. Si immersero. Muri di vapore li celavano dal mondo esterno.
Rinchiusi nel loro pianeta si presero. Uno dentro all’altra, nell’acqua.
Cielo e terra si erano fusi in un tutt’uno. Tutt’intorno ghiaccio e fuoco. E le stelle sopra di loro.
Lorenzo
“La donna di cuori” è una trilogia
Leggi la prima puntata: La donna di cuori
Leggi la seconda puntata: Il giocatore
Leggi la terza puntata: Il giocatore e la donna di cuori
Nome: Dadi kamasutra
Età: 7 anni
Taglia: S
Residenza: sotto il cuscino
Segni particolari: “neanche su youporn”