Lorna era la ragazza più cornuta del mondo. Tutti gli pseudo-fidanzati che aveva avuto nel corso della sua giovane vita, l’avevano tradita. Inesorabilmente. Non si sa perché. Lorna era una ragazza carina, anche simpatica. Non che si fidasse ciecamente delle persone, né che avesse un particolare pallino per gli stronzi, ma tutte le sue storie finivano puntualmente nello stesso modo. Una partita a calcetto, alla playstation, una visita parenti o la palestra il martedì sera. Erano tutti preludi dello stesso finale. Scuse che giorno dopo giorno, storia dopo storia, avevano trasformato Lorna nel cervo imperiale della città. Lorna ormai si era abituata, non ci faceva neanche più caso. Anche le sue migliori amiche avevano collaborato. Magicamente erano finite tutte a letto con i fidanzati di Lorna, che se non fosse stata alta un metro e sessanta avrebbe fatto una gran fatica a passare per le porte. Un giorno però, Lorna trovò in un mercatino delle pulci l’oggetto che le avrebbe cambiato la vita: un paio di corna magiche. La vecchina della bancarella l’aveva ammonita. Era un oggetto prezioso, incantato, creato da un’Elfa delle montagne. Anche lei pluricornuta. In presenza di un sospetto fedifrago - o di Legolas - Lorna avrebbe semplicemente dovuto consultare le corna, che illuminandosi di una luce blu avrebbero rivelato le machiavelliche intenzioni dell’uomo di turno. Insomma, il classico prevenire meglio che curare, in versione elfica. Lorna non era una credulona, ma avendole provate tutte, decise di portare a casa le corna magiche. La sera seguente le testò. Dopo aver trascorso una bellissima serata in compagnia di un ragazzo affascinante corse a casa. Estrasse le corna dalla scatola e pronuncio la frase rituale: “Corna Corna delle mie brame, chi è la più cornuta del reame?” Le corna magicamente si illuminarono. Lorna non richiamò più il ragazzo affascinante. Dopo aver ingoiato, oltre che baciato, un sacco di rospi, era decisa ad aspettare il principe azzurro. Lorna andò avanti un anno a uscire con ragazzi e a interpellare le corna magiche, che sempre si illuminavano di blu. Era ormai esausta. Fino a quando una sera, incredibilmente, le corna non si accesero. Lorna aveva conosciuto in un bar un ragazzotto moro, dal fisico atletico e molto gentile. Lorna belle corna quella sera fece il pieno di invisibili alla fragola per festeggiare. Convinta di poter mettere fine alle sue pene, si impuntò nel voler conquistare quel bel moretto. I giorni successivi continuò a ritornare al bar, nella speranza di rivederlo. Finalmente una domenica, mentre stava facendo colazione rintanata nel tavolino in buca d’angolo, il ragazzo entrò. Paralizzata dalla timidezza, Lorna non riuscì a farsi venire nessuna idea decente per un attacco frontale. Era però sicura di sé, si era messa anche tutta carina. Decise allora di seguirlo e agire con calma. Il bel moro finito il suo caffè, si proiettò fuori dal bar. Lo sguardo di Lorna era appiccicato ai suoi movimenti. Il ragazzo attraversò la strada, si incontrò con un amico ed entrò in una chiesa all’altro lato della strada. “Bene” disse Lorna tra sé e sé. Non era mai stata religiosa, ma aveva sempre ammirato le persone che credevano in qualcosa. Nonostante la sua mini e il balconcino effetto fratelli Montgolfier, decise che avrebbe aspettato una decina di minuti e sarebbe entrata anche lei. Il suo era un caso disperato. Dopo aver provato con gli elfi, magari Dio in persona aveva deciso di aiutarla – pensò.
Lorna fece allora un bel respiro, trattenne il push-up ed entrò in chiesa. Ed eccolo lì il bel ragazzotto moro, di fronte a lei, sull’altare con una bella tonaca!
Almeno le corna funzionano, si consolò Lorna, che passò i giorni successivi a meditare se partire volontaria per un bordello tedesco o rinchiudersi per sempre in un convento carmelitano.
Alla fine prese un cane.
Lorenzo
Scheda oggettoNome: Corna blu
Età: 1 anno
Taglia: M
Residenza: ripostiglio
Segni particolari: cornuto e illuminato!