Come Lost salvò la vita al coniglio teledipendente

coniglio-300A mezzanotte per Cenerentola la magia finiva, per il Coniglio della Trudi iniziava.
Era un teledipendente selvaggio. Ormai era più analitico di Aldo Grasso, più accanito di Davide Maggio, più cinico di Meluzzi. Meglio una vita senza carote che senza televisione. Era un drogato safe, nessuno lo scopriva mai; scivolava giù dal suo posto sulla mensola tra l’enorme Hello Kitty, la corona di reginetta del villaggio vacanze e il profumo Juicy Couture, mentre tutti dormivano e nessuno lo aveva mai scoperto.  Era un tossico onnivoro, i suoi piccoli occhi di vetro si riempivano di Milly Carlucci, dei materassi di Giorgio Mastrota, delle soap latine con Grecia Colmenares, dei cartoni su Boing, di Sarabanda e tutto il ciclo I gloriosi anni 90 su Mediaset Extra, delle repliche di Extreme Makeover o di Man versus Food.
Ogni mattina Aurora si svegliava verso le sette e lui si faceva trovare lì, inanimato al solito posto, composto ma con la testa frastornata e svalvolata da tutto quello che aveva visto.
Guardava proprio tutto, ma negli ultimi mesi si era preso per Lost. Una serie che stava per concludersi, ma il Coniglio non l’aveva vista e su Rai4 ogni notte trasmettevano due episodi. Amava Kate, odiava John Locke, empatizzava con Charlie, simpatizzava per Jin e Sun. Sentiva la forza dei poteri dell’isola, si chiedeva cosa ci fosse dietro la stazione Dharma e cosa avrebbero fatto gli Others. Era arrivato alla terza stagione, e voleva capire al più presto se tra Kate e Sawyer, rinchiusi in una gabbia, sarebbe successo qualcosa.
Quella notte però Aurora non dormiva. Il Coniglio scalpitava per una nuova notte catodica, ma non poteva muoversi. Lei era seduta sul letto con il suo Mac, parlava con il mediocre Massi. “Quando pensi di eliminare tutta questa roba?” chiedeva lui indicando il Coniglio “Se il mese prossimo ti trasferisci da me, sai che l’arredo è minimal. Passi per le stampe di Warhol, passi per la coroncina da reginetta del villaggio del Ventaglio, ma i peluche fanno cheap da provincia come poche altre cose. E poi io sono allergico”. Aurora era perplessa “Massi, ma come puoi essere allergico? E poi il Coniglio è con me da quando ero piccola…”
“Cioè, ma scusa Auro. A 26 anni io e te non stiamo davvero discutendo di un peluche. Cioè, no. Li metti tutti in un cellophane… Hello Kitty, i Trudi, ecc. Poi… poi vediamo!Fammi un bel check di tutta la roba da buttare…”
Fu allora che le lacrime travolsero gli occhi sferici del Coniglio. Un cellophane?!?
Lontano da quei programmi, quella filosofia-pop&basic, le luci e i colori. In verità lui non poteva stare senza televisione.
Le vite degli altri erano la finestra sul cuore.
E lui, senza cuore e senza Aurora, inalando naftalina, non sarebbe sopravvissuto.
Era finita. Sentì che sarebbe morto di crepacuore, come la mamma di Georgie, ancor prima di venire cellophanato.
Poi però, Massi, aficionado alla movida “Cosa fai vestita così? Stasera ho il tavolo al Shine Club, sbocciamo tra un’ora precisa.” Aurora non aveva pensato allo Shine come progetto della serata “Ma…ci sarebbe l’ultima puntata di Lost in streaming, in contemporanea agli Stati Uniti”
Lost?!? Il Coniglio quasi faceva un salto per lo stupore. Streaming? Ultima?
Massi sbuffò “Lost? Non so cosa abbia tu perso, ma allo Shine devi venire”
«“Lost non so cosa abbia tu perso?”» Il Coniglio non era così disgustato dall’ultima puntata di Porta a Porta.
Si sentiva un nerd spocchioso, ma per la prima volta si sentiva superiore a un essere umano. Almeno come humor.
“Senti Aurora. A me va bene tutto. Adesso però ti metti bene e vieni con me allo Shine.
Suona Dj Lampone, dovrebbe esserci anche qualche calciatore”
“Mi dispiace Massi, ma io non sopporto Dj Lampone e lo sai… e poi te l’avevo detto che stasera avrei voluto vedere Lost.
Perché non resti con me?
Massi schiumava saliva per la rabbia “Auro, ma sei fuori di testa? Ti pare che mi presento lì da solo? Cosa dicono poi gli altri? Che sei chissà dove, chissà con chi. Ti avverto, o vieni immediatamente allo Shine o per me può finire qui… Ma tu non stai per buttare una storia di due anni per Lost… Abbiamo già prenotato Formentera, devo ricordartelo? Poi con la caparra è uno sbatti”. Ad Aurora (e al Coniglio) non piacevano gli ultimatum. E neanche Formentera.
La ragazza diede un’ultima occhiata a Massi e poi avviò lo streaming sul Mac. Il Coniglio piangeva ancora, ma era commozione.
Per lui il finale della serie fu rovinosamente anticipato, ma fu Lost a salvargli la vita. E a fargli scoprire lo streaming. Al momento Aurora è felicemente single e il Coniglio sta recuperando i torrent di Breaking Bad: con Walter White e la Blue Meth non ce la si fa ad aspettare il passaggio in chiaro.

Alice Grisa
alice

coniglio-150Scheda oggetto
Nome: Coniglio brandizzato Trudi
Età: 17
Taglia: L
Residenza: vicino a Hello Kitty
Segni particolari: teledipendente selvaggio

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