Sotto la lente delle meraviglie

Sotto la lente delle meraviglieIl professore dice che il tempo esatto è nell’aria.
È il massimo esperto in materia, di conseguenza c’è da crederci.
Da giorni sono in trepida attesa.
Da quando mi ha detto che l’avrei potuto accompagnare.
La prossima volta.
Sarei stato il suo assistente.
Non stavo nella pelle dalla gioia quando ho sentito quelle parole.
Io. L’assistente del professore. Wow!
Chiedo come si può capire quando sarà la prossima volta.
Il professore dice parole come condensa, nimbi, segreti e correnti.
Ad ogni modo sono promesse prima del sonno e i venti a volte se le portano via, specifica il professore.
Chiedo che cosa posso fare. Nel frattempo.
Il professore dice aspettare e preparare la valigetta degli attrezzi.
Poi saluta. Buonanotte
Buonanotte.
Ma io più che di dormire ho voglia di risvegliarmi.
E così, tutte le mattine, mi alzo presto e, con il corpo ancora intorpidito, vado alla finestra a vedere se il mio dito scrive. Sull’umidità mattutina dei vetri.
Se scrive è un buon segno e allora mi vesto in fretta e corro giù per le scale. Aspetto il professore nell’atrio principale, con il naso schiacciato contro la grande vetrata con vista sul bosco.
Il professore non ama parlare prima di aver terminato la colazione.
Quella mattina fa un’eccezione, non si siede nemmeno.
Schiaccia anche lui il suo naso contro la finestra e si mette a guardare il bosco negli occhi.
Ora siamo io e il professore, uno di fianco all’altro.
I nostri nasi schiacciati contro il vetro.
Quando si stacca, il professore mi guarda e dice:
Niente colazione. Oggi usciamo. Vai a prendere gli attrezzi.
L’aria è ancora fresca, così come l’erba e il terriccio sotto i nostri piedi.
Vaghiamo per un po’. Poi finiamo in un’area dove la terra forma un lieve avvallamento e ci fermiamo.
Una distesa verde imperlata di goccioline multiformi.
Il professore avvista un punto in cui avviene un geometrico intrico di fili d’erba.
Ci chiniamo e sorride.
Mi dice che se siamo fortunati vedremo una piccola danzatrice di rugiada.
E che sarà la mia prima volta.
Passami la lente d’ingrandimento, sussurra.

Andrea

lente-ingrandimento-150Scheda oggetto 
Nome: Lente d’ingrandimento
Età: 15 anni
Taglia: M
Residenza: una scatola rettangolare
Segni particolari: è stata usata dall’Ispettore Gadget

 

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Andrea
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3 commenti

  1. Mistero, fantasia, attesa….bellissima!

  2. Davvero bella. complimenti. La leggerò a mio figlio stasera, mentre lui gioca con la sua lente..

  3. Bellissima e…fantastica ;-)

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