Si chiude la sigla e si dischiude uno studio dorato di rosso. Poi la telecamera stringe su un giornalista smilzo sulla cinquantina. È vestito di grigio scuro, ma indossa degli occhiali scarlatti, che richiamano l’arredamento.
Buonasera, buonasera.
Mancano pochi giorni, quindi non perdiamo tempo ed entriamo subito in clima natalizio.
Oggi abbiamo un ospite d’eccezione, il suo nome è - rullo di tamburi – Sweepy!
Entra, su una scopa di saggina, un personaggio minuto vestito di blu e con un cappello a punta, color porpora.
Benvenuto Mr.Sweepy si accomodi, è un piacere averla come ospite del nostro speciale Che Neve Che Fa – Christmas Edition.
Grazie a voi e buon avvento a tutti!
Scroscio di applausi.
Allora, Sweepy è qui questa sera per presentarci il suo nuovo libro I Segreti di Natale.
Sì, esatto – conferma Sweepy, aggiustandosi la scopa.
Il libro è edito dalle Edizioni Folletto e svela, innanzitutto, quello che è il suo ruolo, strategico e poco noto - mi sentirei di dire – all’interno degli ingranaggi del Natale moderno e delle ultime edizioni della festività. E poi il non detto di quella che è diventata una vera e propria multinazionale dei buoni sentimenti. Con un ritratto inaspettato e molto umano di lui, il boss…Santa.
Fabio, sintesi perfetta, sembra quasi che hai letto il libro – ammicca Sweepy.
No, io non mi permetterei mai, ci sono i miei collaboratori per questo.
Risate del pubblico.
Comunque è tutto corretto. La gente si ricorda del Natale, un mese all’anno, anzi diciamo che se tutto va bene dall’8 di dicembre e in alcuni casi solo dal 24. Ma anche i più fedeli, quelli che amano questa festa e la sua magia, non si rendono conto che pur essendo un business con una fortissima stagionalità, abbiamo a che fare con una macchina che non si ferma mai. Si lavora 11 mesi all’anno per essere preparati per il dodicesimo e p-e-r-f-e-t-t-i nella notte tanto attesa. Siamo sottoposti a un training incessante e a tratti estenuante, al fine di evitare il minimo errore nelle 24 ore cruciali per la sopravvivenza della nostra azienda.
Sweepy, lei di cosa si occupa esattamente?
Io sono quello che in gergo viene chiamato “cleaner”. Un operativo, che si muove nell’ombra. Prendo parte a ogni azione sul campo del team di Santa e mi assicuro che ogni operazione vada a buon fine. Se qualcosa va storto, intervengo io e…ripulisco. Faccio in modo che non rimanga nessuna traccia del nostro passaggio. È una mansione che richiede un livello di concentrazione altissimo e ottime capacità di crisis management.
Scusa Sweepy, ci potresti fare qualche esempio per capire meglio di cosa stiamo parlando?
Guarda Fabio, ti racconto un aneddoto. Era la notte della Vigilia del 2007 e dovevamo fare delle consegne nel veneto. Parcheggiamo la slitta e quando torniamo, vediamo da lontano dei ragazzini che stanno riempiendo il serbatoio con del prosecco. Una bravata. Quando ci vedono in lontananza, se la danno a gambe levate. Noi però avevamo una tabella di marcia calcolata al minuto, quindi non potevamo fare i controlli necessari. Solo salire a bordo, sperare che non ci fossero guasti gravi e ripartire. Poco dopo il decollo, la slitta inizia a zigzagare e Francis la renna prende dentro mezzo tetto di una villetta. Un macello, tegole sbriciolate dappertutto. Ecco, in un caso del genere, io scendo di corsa e con la mia scopa magica spazzo via ogni residuo del disastro e con altri strumenti metto a posto tutto il resto. La mattina dopo la famiglia si sveglia e, al massimo, nota solo una leggera differenza di tonalità nella parte di tetto che ho sistemato.
Senza parole, mi viene da dire solo fantastico. Non è che quando hai un attimo passeresti anche da casa mia? C’è mia moglie che da mesi mi tormenta per aggiustare un armadio!
Certo, ma magari facciamo il prossimo mese…
Risa generali.
Tornando seri, nel libro racconti che negli ultimi anni sei stato assegnato anche a un’altra missione, che ha a che fare più da vicino con la figura di Babbo Natale.
Nel pieno rispetto della sua privacy, ci puoi accennare qualcosa?
Sì, Fabio, come ho scritto dal Natale del 2009, la crisi mondiale è arrivata fino al nostro Villaggio in Lapponia. In più la congiuntura negativa è coincisa, nel nostro settore, con una crescita esponenziale della richiesta di beni tecnologici dalla fascia di prezzo medio-alta. Per dirla in altre parole, grandi e piccini di tutto il mondo hanno iniziato a chiedere smartphone per regalo. È stato il caos, anche naturalmente a causa di scelte manageriali fatte con eccessiva leggerezza. Ma di questo non mi sento di fare delle colpe a Santa: lui per indole è buono e cerca di esaudire i desideri di ognuno. Il primo anno ha comprato I-phone per tutti. Quello successivo però, invece di migliorare, la situazione è peggiorata, anche a causa della riduzione dei finanziamenti pubblici stanziati per la nostra attività. In più sono stati lanciati sul mercato anche i tablet di seconda generazione. Così Santa ha cercato di internalizzare la produzione. Per farlo ha dovuto assumere nuovo personale qualificato. Parliamo di migliaia di elfi asiatici. Per rientrare delle spese ha dovuto, però, lasciare a casa un sacco di vecchi collaboratori, creando un folto gruppo di nani esodati e incazzati. A molti era anche legato affettivamente.
Insomma ha dovuto fare delle scelte drastiche, contro la sua natura. È andato in tilt.
In breve è entrato in un profondo stato depressivo, arrivando a mettere a repentaglio la sua vita e quella del Natale. Ha iniziato a farsi di neve.
In Lapponia è legale, la trovi dappertutto con facilità.
E tu Sweepy cosa c’entri in tutto questo?
Bè, vista la situazione veramente critica, lo staff più vicino a Santa ha deciso di intervenire e di mettere in atto un piano di rehab, dal protocollo strettissimo.
Io ho iniziato a marcarlo a uomo – prosegue Sweepy mentre i suoi occhi si colorano di un nero intenso.
Appena Santa preparava una striscia…tac, spuntavo io a spazzare via tutto!
Lui non se ne accorgeva nemmeno. Si guardava solo attorno, incredulo.
E’ andata avanti così per tre mesi, poi se ne è fatto una ragione e ha smesso anche di provarci.
Nel frattempo lo abbiamo aiutato a riprendersi psicologicamente e oggi è tornato il Babbo Natale che tutti conosciamo.
Il tempo a nostra disposizione è finito. Ricordiamo che il volume è in tutte le librerie.
Grazie, mille per essere venuto a trovarci.
Un saluto a Sweepy, il salvatore del Natale!!!
Andrea
Nome: Bambolina portachiavi
Età: 3 anni
Taglia: S
Residenza: appesa a una maniglia
Segni particolari: “ha uno strano cappello…”