La donna di cuori

La donna di cuori“E’ facile”, disse, mentre il suo sguardo si perdeva negli sbuffi di fumo che uscivano dalla sua bocca.
Con cura divideva le carte buone dal mazzo.
La stanza sapeva di Camel, le sue labbra di lei e di un pizzico di rum.
Si era già perso nei suoi occhi, come quando avvicinava il bicchiere al viso, cercando di scorgere nel fondo una risposta che avesse senso, una scintilla che all’improvviso gli rivelasse la verità. I suoi occhi avevano lo stesso colore di un Añejo Especial, illuminato dalla trasparenza del vetro.
Forse era per quello che lei gli piaceva tanto. La fissò.
E’ facile” – disse ancora – “hai cinque carte in mano, le puoi cambiare una volta sola per cercare di ottenere la combinazione migliore”. Con cura spense la sigaretta nel posacenere.
“In questo gioco ti invitano a giocare, tu puoi scegliere quanto puntare in base alle carte che hai, puoi decidere se scoprirle subito o se cambiarle, puoi bluffare, rilanciare o uscirne quando vuoi. Poi la partita finisce. Ed è lì che capisci quanto hai vinto o scopri quello che hai perso. Insomma, quello che ti rimane in mano”.
Si fermò a fissarla, lei aveva una maglietta rossa, dello stesso colore delle lenzuola.
Parlava distratto, immaginava il suo dito che seguiva la linea sensuale dei suoi fianchi, salendo fino a quando il palmo della mano non si sarebbe chiuso intorno al suo collo stringendole una ciocca di capelli arruffati. Gli occhi di lei si muovevano curiosi.
Lui avvertiva la sua voce muta, che cercava di rivelare qualcosa, un segreto dietro alle parole che lei spicciolava per comprendere al meglio il gioco.
Proseguì: “E’ un gioco di passione. Quando scopri le carte è come se mostrassi il cuore per ciò che è veramente. Quando punti il cuore rischi di giocarti l’anima, ma se ti capita la mano giusta puoi vincere la felicità”.
La stanza era sempre più calda, banchi di afa salivano lentamente dal parquet riscaldato.
L’ombra delle sue mani che stringevano le carte si proiettava lenta sulla parete, scossa dal volume della televisione dei vicini.
Ma non la sentivano. C’erano solo loro, le carte e i pensieri, che fluidi si muovevano tra i loro sguardi silenziosi.
Lei si divertiva ad accavallare le gambe distese, la testa reclinata. Le sua labbra morbide sembravano chiamarlo per nome, la schiena che si inarcava contro la spalliera del letto. Lui la desiderava, in tutta la sua bellezza e sensualità. Cercò di concludere in fretta la spiegazione.
Lei era concentrata sul gioco: ma aveva capito qual era lo scopo, il fine di avere quelle cinque carte in mano con le loro cinque emozioni?
Il giocatore poteva solo immaginarlo. Lei aveva appoggiato delicatamente una mano sul cuscino, mentre con l’altra stingeva il suo bicchiere di prosecco: voleva capire meglio quali fossero le combinazioni che potevano avere le carte.
La interruppe: “C’è solo una combinazione che ti può far vincere su tutto: è la scala reale. Ma serve una donna di cuori per centrare una scala reale.” Non sapeva perché l’aveva detto. Le parole gli erano uscite spontanee. In realtà non era proprio così che funzionava, ma aveva voluto dirlo. Appoggiò una mano sulla sua gamba nuda. Lentamente la fece salire, disegnando piccoli semicerchi con le dita.
Si fermò sopra la coscia.
All’improvviso si ritrovarono gli sguardi appiccicati.
Giochiamo?” chiese lei con voce sicura.
Non aspettava altro.
“Giochiamo”.

Lorenzo

“La donna di cuori” è una trilogia
Leggi la prima puntata: La donna di cuori
Leggi la seconda puntata: Il giocatore
Leggi la terza puntata: Il giocatore e la donna di cuori

La donna di cuoriScheda oggetto
Nome:
Carta
Età: 30 anni
Taglia: S
Residenza: un cassetto
Segni particolari: gioca d’azzardo

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Lorenzo
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8 commenti

  1. Bellissima!!!!

  2. Quando punti il cuore rischi di giocarti l’anima….Proprio vero :) Ma nel gioco chi cavolo vince? Chi gioca di Bluff o chi rischia tutto?

  3. Complimenti… i motivi per leggervi sono tanti, tra cui il fatto che siete la coppia perfetta che unisce cuore e cervello e questo vi fa essere interessanti, divertenti, mordaci, audaci, dolci …per ognuno di noi. Il sito stesso è uno specchio di voi… non so cosa sia piu divertente, se le storie, i disegni o i profili. Complimenti. Siete diventati lettura d’obbligo, per molti piu motivi dei 10 che avete elencato. Bravi :D

  4. Giochiamo?….. io porto la donna….

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